martedì 31 gennaio 2017

Golden Times: il draft di Harrison Barnes



L’Iowa non è territorio di cestisti, per cui fa un po’ impressione che due giocatori NBA abbiano giocato nello stesso liceo negli stessi anni. Harrison Barnes alla Ames High School faceva coppia con il bianco massiccio Doug McDermott. Quando erano junior vinsero 26 partite di fila e il titolo dello stato. L’anno successivo di gare ne vinsero 27 e si ripeterono. Barnes era considerato il miglior giocatore del paese. Fecero la guerra per assicurarselo. 

Vinse Roy Williams portandolo a North Carolina. Partì in quintetto in 73 gare su 75, fu rookie dell’anno della ACC e segnò 17.1 punti di media da sophomore. Giocava in una squadra ricca di talento, in cui la regia era affidata a Kendall Marshall e l’ala forte era John Henson, stoppatore che sarebbe finito a Milwaukee. Tutti e tre si dichiararono per i draft del 2012 e tutti e tre finirono al primo giro. Barnes fu il primo ad essere selezionato. Golden State lo chiamò al numero 7. Quanto a McDermott adesso è un eccellente giocatore dei Chicago Bulls, anche se lui è andato nella NBA due stagioni dopo.
Il giorno prima del draft, Bob Myers volò verso New York assieme a Joe Lacob per assistere ad un allenamento privato di Barnes. Con lui in campo c’era anche Andre Drummond, il centro intimidatore di Connecticut. Non era chiaro dove sarebbe finito Barnes: due anni prima sarebbe stato pronosticato al numero 2, a Cleveland si pensava potesse finire ai Cavs con il 4 (che poi sarebbe stato speso male, su Dion Waiters, poi ceduto ai Thunder), ma Myers era convinto esistesse la possibilità di prenderlo al 7. Lo stesso vale per Drummond che infatti sarebbe andato al numero 8 a Detroit. Quindi Golden State avrebbe potuto prendere Drummond ma non ne aveva bisogno. Aveva appena acquistato Bogut e su Drummond esistevano all’epoca forti dubbi caratteriali. 

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