Il Manhattan College è situato su una collina che
sovrasta il Bronx.I Fu qui che nel gennaio del 1951 Junius Kellogg, allora 23
enne, reduce della Seconda Guerra Mondiale, un centro di 2.03, afroamericano,
il primo giocatore nero mai reclutato da Manhattan, si presentò nell’ufficio di
Coach Ken Norton per comunicargli che un suo ex compagno di squadra, già laureato,
Hank Poppe, gli aveva offerto soldi per addomesticare lo scarto della
successiva partita. Quella che al Garden, Manhattan avrebbe giocato contro
DePaul.
Norton e Kellogg andarono alla Polizia. Seguirono
indagini, registrazioni, pedinamenti. Venne smascherata un’organizzazione con
ramificazioni ovunque nel paese, il cui centro operativo era New York e in
particolar modo il Garden. I giocatori di CNNY a uno a uno vennero tutti
arrestati e a uno ad uno tutti confessarono le proprie responsabilità. Lo
stesso successe a Long Island. A tutti vennero comminate pene di pochi mesi di
reclusione, ma come giocatori di basket erano condanne a vita. Le porte del
professionismo si chiusero prima ancora di aprirsi anche per giocatori che
sembravano destinati a fare epoca come Ed Warner o la stella di Long Island,
Sherman White. Il college basketball sarebbe sopravvissuto. Alla mafia, alle
partite truccate, ai processi, alle manette. Ma a New York non sarebbe più
stato lo stesso.
Floyd Layne in futuro avrebbe allenato CCNY ma in
un’altra epoca. Come allenatore di squadre estive al Rucker Park si occupò
anche di Nate Archibald, detto Tiny, sottile. Archibald, playmaker di 1.80,
sarebbe poi diventato l’unico giocatore della NBA a vincere nello stesso anno
la classifica dei marcatori e degli assist. Nel 1981 fu il playmaker titolare
dei Boston Celtics che vinsero il titolo NBA. Da una guardia all’altra, in una
successione di eventi che a New York nel basket ti riconduce sempre alle origini
del gioco e ti può proiettare fino al presente. Jack Molinas, l’anima nera di
quel circuito di scommesse, fu colui che in seguito con la sua sola presenza
impedì a Connie Hawkins di giocare nella NBA quand’era al top della condizione
atletica. Un po’ com’era successo nel 1951 a Ed Warner.
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