Gli Houston Rockets hanno avuto il buon senso di scegliere D'Antoni per estremizzare le loro idee, coincidenti con quelle di Mike. I Knicks lo scelsero perché era un coach di moda. I Lakers perché avevano Steve Nash e una parte del club non voleva riprendersi in casa Phil Jackson. Ma D'Antoni quando è stato chiamato dai Rockets era un allenatore ai margini del mercato. Veniva da una brutta esperienza ai Lakers, aveva 65 anni e il suo ultimo lavoro era stato di assistente allenatore dei Sixers, praticamente un ruolo da saggio esperto. O da consulente dei due Colangelo. La differenza è che i Rockets volevano lui, le sue idee e il suo gioco.