giovedì 21 dicembre 2017

The Lake Show, i più grandi: Wilt Chamberlain



8 Wilt Chamberlain

(1 titolo, 1 MVP della Finale, 1 All-NBA, 4 All-Star Game, 17.7 ppg, 4.3 apg, 19.2 rpg)

Chamberlain è storicamente il giocatore più difficile da collocare in qualsiasi classifica. Analizzandone la carriera è facile considerarlo il più grande di tutti, pensando ai numeri, i record, i 100 punti in una partita, i 50.4 punti di media in una stagione, il dominio fisico paragonabile solo a quello esercitato da Shaquille O’Neal, con numeri inferiori.
I detrattori gli contestano il gioco da solista, il carattere e alla fine puntano l’indice sulle vittorie. Negli anni d’oro, quelli dei record, ha vinto un solo titolo, nel 1967. Tutte queste imprese statistiche, Wilt le ha collezionate tra Philadelphia e San Francisco, prima di arrivare ai Lakers nel 1968. Quando è arrivato a Los Angeles, aveva già imboccato il viale del tramonto. Non era più il vero Chamberlain, era soprattutto un centro fisico, che controllava i rimbalzi. Un top-player (nel 1972 è stato lui l’MVP della Finale), ma non il dominatore d’area precedente. Nei suoi anni ai Lakers è stato solo una volta All-NBA e molti gli attribuiscono la responsabilità della sconfitta di gara 7 nel 1969 e nel 1970 contro un Willis Reed zoppicante a New York. E’ vero che ha giocato tre finali in quattro stagioni, catturato 19.2 rimbalzi di media in un’era in cui però non era inusuale come lo sarebbe oggi e giocato sempre l’All-Star Game. Questo per dire che sarebbe sbagliato sottovalutare il suo impatto ai Lakers nelle ultime quattro stagioni della carriera. Ma mentre trovo davvero complicato identificare una sua posizione nella graduatoria dei più grandi di sempre, non credo che ai Lakers possa essere considerato davanti a Baylor o Worthy (maggiore milizia, più titoli, più finali).

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