sabato 29 luglio 2017

Una nuova grande a Ovest: Minnesota?

Se la condizione minima, indispensabile  per definirsi un Superteam è allineare almeno tre superstar assolute allora dopo l'acquisto di Jimmy Butler, Minnesota è arrivata a buon punto. Naturalmente Golden State ha quattro superstar e tutte e quattro sono da Top 25 del momento inclusi probabilmente due dei primi cinque e tre dei primi dieci giocatori: questo al momento rende il confronto con chiunque impari. Ma Minnesota ha avanzato la candidatura come potenziale Next Superteam con un livello di talento forse superiore a quello di Philadelphia, meno asset da sfruttare in futuro ma maggiore affidabilità. Le tre baby star dei 76ers hanno giocato una media di 10.3 partite in carriera. I Wolves hanno due numeri 1 del draft che hanno già legittimato il loro status e un All-Star perenne.
Lo scambio di Butler è stato letteralmente sorprendente. Tom Thibodeau nel suo primo anno ai Wolves non ha lasciato il segno in campo ma infine ha piazzato un colpo di mercato spettacolare trasformando un giocatore di buon livello ma incompleto e tra l'altro infortunato come Zach LaVine in Jimmy Butler. Leggiamola in un altro modo: il numero tre della squadra è stato trasformato nel numero uno, un leader ancora giovane (neanche 28 anni) ma maturo e reduce da una stagione-record in punti, rimbalzi, assist, con +17 di plus/minus medio ogni 100 possessi. Wiggins ha 22 anni. Towns ne ha 21. Nei prossimi due anni Minnesota potrebbe avere due dei primi 15 giocatori della Lega e in Towns un potenziale MVP e un terzo All-Star. Penso sia almeno tre anni avanti rispetto ai Sixers.
Karl-Anthony Towns gioca alla Embiid ma è più giovane e ha fatto due anni interi di NBA. Markelle Fultz e Ben Simmons non hanno ancora debuttato, Butler è un olimpionico e Wiggins uno scorer da oltre 20 punti per gara. I Wolves non fanno i playoffs da 13 anni. Il terzetto che hanno composto sul piano del talento vale almeno quanto Garnett-Sprewell-Cassell che garantì una finale di conference.
Non possono battere Golden State ma Jeff Teague è un point-man più adatto al basket moderno di quanto fosse Ricky Rubio e con Taj Gibson, il Coach Tom Thibodeau si è assicurato dopo Butler un altro fedelissimo dei suoi Bulls. Anche se Thibs è considerato un coach old school l'arrivo di Gibson (o anche di un attaccante puro come Jamal Crawford) segnala uno spostamento verso un basket più moderno rispetto all'utilizzo di Towns assieme a Gorgui Djeng, ovvero due torri difficili da coniugare con spaziature, tiro da tre e switching defense.
Ma la vera differenza è che adesso Minnesota conta: se Kyrie Irving chiede di essere ceduto e include i Wolves tra le quattro destinazioni preferite il messaggoo è inconfondibile. Ed è arrivato prima dei risultati.

La Depth Chart di Minnesota
Point-man: Jeff Teague, Tyus Jones
Guardia: Jimmy Butler, Jamal Crawford
Ala: Andrew Wiggins, Shabazz Mohammed
Ala forte: Taj Gibson, Nemanja Bjelica
Centro: KAT, Gorgui Djeng

Nessun commento: