mercoledì 5 luglio 2017

Gli intrecci tra i Lakers e il futuro hanno spinto Hill ai Kings

È curioso notare che i Los Angeles Lakers e i Sacramento Kings avevano avuto la stessa idea: firmare George Hill per dare al loro rookie point-man il miglior mentore possibile per navigare nelle acque della NBA da teen-ager. È un ruolo un tantino limitativo per un giocatore reduce da una stagione tormentata ma molto rispettato, di qualità, un giocatore che può fare il titolare ad un livello molto più alto più quello attuale di Lakers e Kings. Ad esempio gli Spurs l'avrebbero preso volentieri se avessero avuto lo spazio salariale per includerlo nel roster senza dover smembrare una parte di squadra,  ovvero quanto pensavano di fare per arrivare a Chris Paul (ipotesi abortita).

La differenza tra i Kings e i Lakers era nella lunghezza del contratto. Sacramento gli ha dato il triennale da 19 milioni a stagione che chiedeva. Servirà per trasportare la squadra fino al giorno on cui De'Aron Fox sarà presumibilmente in grado di gestire i Kings tutto da solo, un anno prima che diventi eleggibile per il suo primo grande contratto.
I Lakers invece volevano dargli un solo anno di contratto perché per loro, ancora più che aiutare Lonzo Ball, è fondamentale preservare lo spazio salariale per il 2018. Tutte le mosse delle varie squadre vanno analizzate ricordando questo: tra 12 mesi il pool di free-agent comprenderà LeBron James; Russell Westbrook (almeno ora è così); Paul George; lo stesso Chris Paul, Dwyane Wade e Carmelo Anthony.

I Lakers cedendo Timofey Mozgov per Brook Lopez (e D'Angelo Russell ovviamente) hanno ottenuto due obiettivi: hanno rinforzato una squadra che non avrà prime scelte (il diritto balla tra Philadelphia e Boston) e quindi nessuna ragione per fare tanking anzi i Lakers avrebbe bisogno di vincere molto per schivare l'onta di vedere una giovane star con una maglia tradizionalmente nemica; e soprattutto hanno scaricato i 16 milioni di dollari che Mozgov avrebbe preso nel 2018/19 (e anche nel 2019/20), preziosissimi per firmare come da obiettivo semi dichiarato due top players nella stessa estate.
Ecco perché Hill non poteva firmare per più di un anno. Ed ecco perché ovviamente ha scelto Sacramento.

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