martedì 6 giugno 2017

Il Dream Team dei Warriors potrebbe costare fino a 260 milioni!

La prossima estate i Golden State Warriors firmeranno Stephen Curry e Kevin Durant per una cifra globale che nel primo anno di contratto potrebbe variare tra i 65 e i 70 milioni di dollari. I Warriors hanno forse la miglior squadra offensiva della storia e una delle migliori di sempre in assoluto con i loro quattro All-Star tutti nel pieno della carriera, ma mantenere questo roster obbligherà la proprietà di Joe Lacob a pagare cifre senza precedenti.
Nei giorni scorsi Kevin Durant ha fatto sapere di essere disposto a firmare al di sotto del massimo salariale per aiutare i Warriors. Ma non si riferiva alle finanze del club quanto all'opportunità di confermare anche gli altri free-agent segnatamente Andre Iguodala che nel ranking degli obiettivi della post-season viene immediatamente dopo Curry e Durant. KD potrebbe firmare per 31 milioni di dollari il primo anno (ovvero il 120% del suo salario attuale) mirando a tornare free-agent nel 2019 quando potrà firmare al supermax acquisendo i cosiddetti "Bird rights".
Se volesse subito il massimo i Warriors dovrebbero aprire spazio sotto il salary cap perché Durant essendo con loro da meno di due anni non ha maturato alcun diritto se non quello appunto di estendere al 120% (Non-Bird exception). Quindi dovrebbero smembrare una parte di squadra.
Stephen Curry, attualmente detentore di un contratto da 12 milioni a stagionebisogno nel suo caso di rispettare ulteriori norme. Il suo accordo partirà attorno ai 35 milioni (salary cap pronosticato a 102 milioni) all'anno per cinque anni. E dovrebbe valere 207 milioni complessivi. Già così il payroll tocca i 104 milioni.
Scontati questi due contratti, toccherà al resto della squadra (non in questo ordine). Sono in scadenza: Andre Iguodala, Shaun Livingston, Zaza Pachulia e Ian Clark tra gli altri. Se i Warriors rinunciassero a tutti rimpiazzandoli con giocatori al minimo salariale riuscirebbero addirittura a rimanere attorno alla luxury tax di 121 milioni di dollari. Non è una strada percorribile al momento ma in qualche modo rappresenta la realtà dei Warriors dei prossimi anni. Per tenersi le star dovranno comunque riservare un certo numero di posti a giocatori al minimo salariale, veterani a caccia di un titolo come David West o giocatori ancora vincolati al loro "rookie contract".
Iguodala quest'anno ha guadagnato 11 milioni. Basteranno per convincerlo a restare? Livingston prendeva poco più di 5 milioni. Basteranno? Pachulia addirittura ne guadagna poco più di due. Se tutti estendessero alla stessa cifra i Warriors potrebbero tenere tutti i giocatori della rotazione superando la soglia della tassa di lusso in modo lieve. Ma sarebbero tutti sottopagati. Il salario di Iguodala sul mercato chiama secondo le previsioni 18 milioni, quello di Livingston 9 o 10. Clark può firmare a 6.5 milioni di salario iniziale. E resterebbero ancora fuori Javale McGee e David West. Economicamente è un incubo.
Il conto può raggiungere fino a 155 milioni con una tassa-record di 106 milioni. Non si arriverà a quel punto perché da qualche parte dovranno concedere qualcosa. Loro o i giocatori. Se Iguodala non fa sconti dovrà farli Livingston oppure uno dei due sarà mollato. Clark potrebbe essere considerato un lusso. Pachulia è nettamente sottopagato e può trovare più soldi altrove.
Giocare per questa squadra però è un privilegio. I Warriors contano di usare questo appeal per pagare un po' di giocatori al di sotto del valore di mercato in modo da non dover fare più di una o due rinunce. Tuttavia sono appena all'inizio del problema. Nel 2019 quando Durant potrà firmare al supermax anche Klay Thompson sarà free-agent e un an o dopo nel 2020 toccherà a Green. Ambedue arriveranno a quella data sotto i 19 milioni annui di salario, probabilmente sottopagati in un club che a quella scadenza potrebbe aver abbattuto tanti record di durata al vertice.

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