mercoledì 17 maggio 2017

I Celtics rinunceranno a Fultz? Solo per un Westbrook o un Davis

Nell'arco di tre giorni, i Celtics hanno vinto gara 7 della semifinale di conference contro Washington, hanno vinto la Lotteria del draft e sono andati a sfidare LeBron come ultimo ostacolo tra King James e la sua settima finale consecutiva. Quante volte nella storia una squadra così forte ha potuto scegliere per prima? Ai Lakers successe due volte e presero Magic Johnson e poi James Worthy. I Celtics usarono questa opportunità nel 1980 per cedere Joe Barry Carroll ai Golden State Warriors ricavandone Kevin McHale (numero 3 dello stesso draft) e Robert Parish. Danny Ainge potrebbe imitare il maestro Red Auerbach, diventare molto creativo e scambiare il diritto di scegliere per primo in cambio di... ogni ipotesi è legittima.
Resto dell'idea che esistano pochissimi giocatori per i quali è accettabile sacrificare la chiamata numero 1 che in questo caso significa prendere un giocatore di 19 anni che può giocare due ruoli, ha tiro e capacità realizzative in solitario irreali, qualità che fa la differenza nella NBA di oggi. Markelle Fultz alla lunga potrebbe essere quello che oggi è Isaiah Thomas ma con un'altra taglia fisica. Cleveland ha rinunciato ad Andrew Wiggins - e non tutti sono convinti che sacrificarlo per il più preparato Kevin Love sia stata una mossa vincente anche se a dettarla è stato LeBron, quindi... - perché era indispensabile farlo per riavere LeBron. Boston credo che sacrificherebbe Fultz se potesse avere Anthony Davis o Russell Westbrook, ma al di sotto di questo livello di fuoriclasse non credo sarebbe saggio. Almeno non finché la corsa alla Finale nella Eastern Conference sarà sbarrata da questo LeBron e quella verso il titolo da questi Golden State Warriors.
Ma i draft sono lontani e tutte le opzioni vanno considerate. Però se i Celtics avessero considerato la prima scelta cedibile per arrivare a Jimmy Butler o Paul George probabilmente l'avrebbero già fatto lo scorso febbraio. Allora, quel diritto di chiamata poteva essere anche il 2, il 3 o il 4. Oggi che è certamente l'1 vale ancora di più. E il diritto di chiamare al posto dei Nets anche nel 2018 mette Ainge in una posizione fortissima perché per una star di secondo livello (come Butler e George) può pensare di mettere sul piatto questa seconda opzione (per quanto possa essere ancora migliore di quella odierna).
Resta però in piedi la questione Isaiah Thomas, free-agent tra un anno, a 29 anni, e legittimamente atteso da un maxi contratto. Thomas gioca nello stesso ruolo di Fultz ma è nove anni più anziano e al momento ovviamente molto più forte. I due possono giocare assieme perché a differenza di Lonzo Ball, che è un point-man moderno ma purissimo, Fultz è molto più adatto a giocare anche senza la palla in mano. Almeno all'inizio i due verranno accoppiati. Sempreché naturalmente non intervengano mosse clamorose. Il proprietario Wyc Grousbeck ha dichiarato che sono bei giorni questi per tifare Celtics e ovviamente ha ragione. Comunque vada questa finale di conference con Cleveland, tra draft, mercato e opzioni a disposizione, la off-season non comincerà mai per i Celtics. Aspettatevi la caccia a Gordon Hayward da free-agent senza dare per scontato che per riconoscenza Ainge consideri fuori mercato i vari Avery Bradley o Jae Crowder. Nessuno è intoccabile perché Ainge ha la pazienza di aspettare e colpire al momento giusto. Ma come successe ai tempi di Ray Allen+Kevin Garnett quando agisce può anche fare strike.

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