sabato 8 aprile 2017

Cosa faranno i Celtics della loro miniera d'oro del draft

Così i Boston Celtics affronteranno i playoffs con la scomoda sensazione di aver perso l'occasione di puntare subito alla Finale con un "upgrade" del roster che sarebbe stato automatico se avessero rinunciato ad almeno una delle due scelte di Brooklyn che avranno nel 2017 e 2018. Avrebbero potuto avere Paul George al posto di Jae Crowder (che è un duro e difende forte: per me non è l'uomo da cedere) o Jimmy Butler al posto di Avery Bradley. O magari DeMarcus Cousins, finito a New Orleans per molto meno. Ma non è così.
Non lo è, quindi Cleveland resta la favorita a Est, e lo sarebbe stata in ogni caso, Washington, Toronto o Milwaukee non sono eliminazioni automatiche e comunque l'obiettivo è il titolo e per vincere quello bisogna avere gli strumenti per andare oltre Golden State o San Antonio o Houston. George o Butler non avrebbero cambiato questo status. Giusto?
Boston è seduta su una miniera d'oro e Danny Ainge ha come unica preoccupazione quella di non dilapidare un patrimonio inestimabile. Quante squadre del livello di Boston possono scegliere così bene come potranno fare i Celtics nei prossimi due draft? La mia sensazione è che non si tratti solo di una questione di massimizzare i profitti, tecnicamente parlando. I Celtics avevano provato a prendere Kevin Durant da free-agent. Avrebbe significato puntare al titolo subito e avere le scelte per farlo potenzialmente per un altro decennio. Ora è normale che Ainge pensi di avvicinare la vetta ma non intenda, per tentare di vincere subito, perdere l'occasione di vincere molto di più nel prossimo decennio. Certo, è rischioso.
Per capire quale possa essere la strategia dei Celtics sul prossimo mercato occorre prima di tutto attendere la Lotteria. Avendo i Nets finito con il peggior record della Lega i Celtics non potranno scegliere peggio che al numero 4. Ma per quanto si possa fare bene e migliorare in prospettiva con giocatori come Dennis Smith o Jayson Tatum o Lauri Markanen, la numero 4 diventerebbe una scelta spendibile per una crescita istantanea di talento sul perimetro o nell'area dei tre secondi. Ma se la chiamata sarà la 1 o la 2 e forse persino la 3 (Josh Jackson di Kansas, una guardia-ala con taglia fisica), i Celtics è molto più probabile che pensino di costruire attorno a Markelle Fultz o Lonzo Ball piuttosto che cedere il loro giovane fenomeno per un giocatore pronto uso. A meno che questo giocatore non sia una megastar tipo Anthony Davis o Russell Westbrook. Se la Lotteria premierà i Celtics solo una star delle prime sei o sette li convincerà a rinunciare. Non Paul George. Non penso Jimmy Butler. Quello che vogliono è  diventare la squadra da battere per molti degli anni successivi. Pazientare è il prezzo da pagare.
Paradossalmente il problema potrebbe essere proprio la gestione di Isaiah Thomas che è il loro miglior giocatore e il leader. Thomas nel 2018 diventa free-agent a 29 anni e avrà diritto ad un maxi contratto da uomo franchigia. Ma Thomas gioca nello stesso ruolo della giovane megastar che i Celtics potrebbero scegliere a giugno. Gli scenari possibili sono numerosi: allevare gradualmente Fultz o Ball alle spalle di Thomas e decidere in un anno cosa fare di IT; pagare regolarmente IT a fine contratto con l'idea di cederlo quando il suo valore di mercato sarà ancora alto per una contropartita importante; cedere IT prima che vada a scadenza, quindi entro febbraio 2018, pur con un salario basso per lanciarsi nel futuro soprattutto se questo significasse prendere un big man giovane e dal mercato dei free-agent potesse arrivare un'ulteriore star. Oggi parlare di rinuncia ad Isaiah è folle ma nella NBA le cose cambiano velocemente.
Di sicuro la posizione dei Celtics è invidiabile ma la chiave è non sbagliare le prossime mosse. La strategia di Ainge - nel dubbio meglio pazientare - va condivisa. Probabilmente anche Philadelphia avrebbe fatto meglio ad attendere piuttosto che svendere Nerlens Noel per ritrovarsi oggi con la terza scelta del club, Jahlil Okafor o Richaun Holmes, nel ruolo di centro vista la defezione fisica di Joel Embiid.
I Celtics hanno anche altre due decisioni da prendere. Ante Zizic arriverà sicuramente e nella situazione di squadra attuale è ipotizzabile che possa diventare il centro titolare della squadra se le alternative fossero solo Kelly Olynik e Tyler Zeller. Guerschon Yabusele, che ha giocato in Cina rappresenta un caso diverso perché da un lato è più acerbo e dall'altro è difficile che migliori in Cina. Ma con i two-ways contract ideati dall'ultimo CBA è probabile che anche lui possa giocarsi le sue chance e nel caso catapultarsi in D-League.
Ma i Celtics hanno anche tanto spazio salariale da usare quest'estate considerando il livello davvero basso dei contratti di Thomas, Bradley e Crowder (va a scadenza nel 2019). Solo Al Horford guadagna davvero tanto (27 milioni). Al momento potrebbero avere fino a 36 milioni da spendere. Non sarà cosi quando dovranno contare il peso della prima scelta o l'offerta qualificante che faranno a Olynik, più il contratto comunque basso di Zizic. Ma avranno in partenza non meno di 20 milioni da investire il che significa poter facilmente offrire il massimo salariale ad un free-agent. Ma esiste? A parte gli inarrivabili tipo Kevin Durant ovviamente o Stephen Curry, i nomi più caldi sono quelli di Gordon Hayward e Blake Griffin ma questi occuperebbe lo stesso ruolo di Horford e dunque operazioni successive molto condizionanti (sempre che non meditino di replicare gli Hawks accoppiando Horford ad un'altra ala grande come succedeva con Paul Millsap che peraltro è anche lui free-agent).
Hayward a Butler era allenato da Brad Stevens ed è un top player soprattutto perché prenderlo non comporta rinunce a differenza di quanto accadrebbe con George o Butler per tornare a citare i due giocatori più quotati e presumibilmente cedibili. Ammesso che Hayward voglia davvero lasciare Utah, resta da vedere se Ainge ritiene sia uomo da salto di qualità o se preferisca attendere il mercato successivo.

Oppure potrebbe esplodere con prima scelta+free-agent+scambio. Possibile?

Potrebbe mandare la scelta dei Nets del 2018 a Chicago con Bradley/Smart e Crowder per Jimmy Butler (mancano però altri 10 milioni di salari salvo darglieli tutti e tre e ricostruire i Bulls interamente). Poi prendere Hayward come free-agent. I Celtics avrebbero un quintetto tipo: Thomas, Butler, Hayward, Horford, Olynik. Dalla panchina: Terry Rozier, Markelle Fultz (o Lonzo Ball), Jaylen Brown, Avery Bradley (o Marcus Smart o nessuno dei due) più Zizic, Yabusele e forse Zeller. Non mi pare immediatamente del livello dei Warriors ma non tanto distante e con una 19enne stella da tirare su con intelligenza. Di sicuro a Boston si divertiranno da qui a luglio e poi anche oltre.

I CELTICS AI RAGGI X
Estate 2017
In scadenza: Jonas Jerebko, Amir Johnson e Tyler Zeller (contratto non garantito ma esistente da 8 milioni), Kelly Olynik  (free-agent con restrizione).
Spazio salariale: tra i 20 e i 36 milioni.
Top free-agent interessanti: Gordon Hayward, Blake Griffin, Paul Millsap, Serge Ibaka
Diritti su: Ante Zizic, Guerschon Yabusele.
Draft: prima scelta dei Nets

Estate 2018
In scadenza:
Isaiah Thomas, Avery Bradley, Marcus Smart (free-agent con restrizione).
Top free-agent: LeBron James, Russell Westbrook, Paul George, DeMarcus Cousins.
Draft: prima scelta dei Nets

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