domenica 11 settembre 2016

Yao Ming, il gigante unico che ha trasformato il basket cinese




C'è sempre stata grande infatuazione per i giganti del basket ovvero le armi totali, i centri altissimi e come conseguenza della loro taglia virtualmente immarcabili. Ma la realtà è sempre stata molto diversa. I 2.20 nel basket raramente sono stati efficaci e mai per periodi di tempo estesi e a patto di aver sviluppato una coordinazione e un equilibrio adeguati. Kareem Abdul-Jabbar era 2.18 ma era snello, leggero, lo è persino adesso. Lo disse Coach Jeff Van Gundy quando a Houston allenava Yao Ming, appena entrato nella Hall of Fame. La stazza di Yao Ming è stata il motivo del suo approdo nella NBA da prima scelta assoluta nel 2002 e da miglior giocatore cinese di tutti i tempi. Ma è diventato una star per come questa taglia fisica era abbinata alle qualità tecniche salvo diventare poi il motivo di tanti infortuni che ne hanno ridotto la longevità. Giocare nella NBA quando sei oltre i 2.20 e pesi 140 chili non è facile. Sembra paradossale ma nel basket moderno difensivamente sei un problema perché puoi difendere il pick and roll in un modo solo ovvero restando piantato in mezzo all'area. Poi essendo un saltatore lento Yao Ming non era neanche un Rim Protector. Arvydas Sabonis aveva caratteristiche simili, meno interno, più dotato di tiro da fuori e ball-handling. Anche la sua carriera è stata condizionata in modo traumatico dagli infortuni.