venerdì 9 settembre 2016

Il fascino perverso e irresistibile del dolce diavolo Allen Iverson


Devono essere trascorsi almeno cinque anni dalla sua ultima partita perché un giocatore venga eletto nella Hall of Fame che in America non è un referendum di popolarità o un gioco da bar. È una cosa seria. Per questo fa davvero impressione che Allen Iverson sia ora un membro dell'Arca degli immortali. Ora che sembra ma non è più un ragazzino anche se continua a sfuggire alle giacche, ovviamente alle cravatte. Anche se sotto la giacca adesso arancione e veramente brutta consegnata ai nuovi eroi di Springfield aveva l'immancabile t - shirt e la solita collana d'oro.
Allen Iverson è stato un giocatore iconico, il più apprezzato da Philadelphia, un posto spietato che non ha mai risparmiato nessuno. Non ha mai "imbrogliato", ha sempre dato tutto. Non era un grande lavoratore, non si allenava d'estate, non frequentava la sala pesi, andava in campo a 1.83 di statura e 75 chili di peso forma. Ma in partita era un gladiatore.